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La SARGFABRIK di Vienna

Sperimentazioni di co-housing sociale e integrazione degli stili di vita in una ex fabbrica di bare

Lo spazio e la sua storia

L‘ex fabbrica di bare (sargfabrik)“Maschner & Söhne” di Vienna, costruita alla fine del 19° secolo,si trova in Goldschagstrasse a nord della Reggia di Schönbrunn, nel 14° distretto, nei pressi della stazione di Penzing.L’edificio è inserito all’interno di un isolato residenziale, si articola su tre lati e al suo interno presenta corti di differenti dimensioni sulle quali affacciano i corpi della struttura. Il corpo che affaccia suGoldschagstrasse si sviluppa su 6 livelli fuori terra, mentre i corpi interni su 4 livelli.

La di smissione della fabbrica avviene negli anni ’70. Il progetto di riutilizzo dello spazio nasce, a metà degli anni ’80, dall’iniziativa di un gruppo di abitanti del quartiere che si organizza per trovare una soluzione abitativa fuori dalla logica del mercato immobiliare che potesse accogliere differenti stili di vita e culture. Nel 1987 nasce l’associazione “Verein Für Integrative Lebensgestaltung” (VIL,associazione per l’integrazione degli stili di vita) che dopo dieci anni di iniziative e attività riesce a mettere in moto uno dei progetti più innovativi nel campo dell’housing.ll progetto è stato sovvenzionato dal Comune di Vienna e l’ampliamento dell’edificio, il piano di gestione e l’intera struttura dei servizi sono stati progettati dagli abitanti stessi insieme allo studio BKK.

Funzioni sociali e attività

Il progetto, attraverso una proposta culturale e sociale, propone un luogo d’incontro tra modi di abitare di persone con età e provenienza sociale differenti. Gli obiettivi fondamentali del progetto riguardano l’integrazione di diversi modi di abitare, dai singles alle famiglie tradizionali; la condivisione dei servizi, sia per contenere i costi di gestione sia per ottimizzare gli spazi da vivere. Tra le finalità del progetto c’è l’integrazione di persone diversamente abili e di altri gruppi socialmente esclusi e il risparmio energetico, ottenuto attraverso l’utilizzo di forme alternative di riscaldamento e di energia.

Gli appartamenti sono 112, affacciano sulle corti interne e ospitano 150 adulti e 60 bambini/teenagers. I moduli base delle unità abitative sono piccoli appartamenti su due livelli, addizionabili orizzontalmente attraverso delle pareti rimovibili combinate con strutture leggere per permettere spazi molto flessibili. Gli appartamenti contengono i servizi sanitari necessari, uno spazio cucina aperto sulla zona giorno e un balcone che affaccia sulle corti interne. Il progetto presenta un’offerta elevata di spazi e servizi comuni, incluso il bar-ristorante, la zona termale, l’asilo, le lavanderie comuni, una sala con cucina collettiva, una Guesthouse che non può essere abitata più di un mese consecutivo, un locale jazz e una biblioteca arricchita dai libri condivisi dagli abitanti.

Contenuti creativi e forme organizzative

La Sargfabrik rappresenta un esperimento radicale nell’ambito delle iniziative di housing sovvenzionato. La presenza e la gestione collettiva di servizi comuni garantisce un risparmio delle risorse di manutenzione e allo stesso tempo alimenta una serie di attività che rendono il complesso un centro culturale e un punto di riferimento per il quartiere.

Il progetto è basato innanzitutto sulla stretta collaborazione tra un’associazione no-profit composta di abitanti e costituita ad hoc e la Municipalità di Vienna: grazie alla sovvenzione pubblica, nel 1989, l’associazione è riuscita ad acquistare lo spazio e a ristrutturarlo e oggi gestisce la struttura alla stregua di un pensionato, assegnando gli alloggi ai suoi membri con contratti di affitto di 5 anni a canoni calmierati.

Fonti

www.sargfabrik.at