Lo spazio e la sua storia
Il
Palazzo della Repubblica è stato un importante edificio della storia di Berlino.Situato sulla riva della Spree, alla
fine della strada Unter der Linden, domina Schlossaplatz dove di trova la
cattedrale di Berlino. L’edificio è stato costruito dove sorgeva il Berliner
Stadtschloss, il vecchio castello che ha dato il nome alla piazza e che, dopo
essere stato la residenza dei re e degli imperatori dell’impero di Prussia per
400 anni, è stato seriamente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra
mondiale. Nel 1950 la GDR ordinò la demolizione del castello, in quanto simbolo
dell’imperialismo prussiano, e fece edificare il nuovo Palazzo della
Repubblica. Il Palazzo, quando venne
inaugurato, rappresentava uno dei più ambiziosi progetti della Repubblica Democratica
Tedesca. L’edificio (superficie
totale di 60.000 mq; pianta rettangolare di 180 metri di lunghezza 85 di
larghezza e 32 di altezza) conteneva al suo interno differenti spazi. La sala
principale era costituita dall’auditorium pubblico dove gli stati Socialisti si
incontravano ogni anno, inoltre c’era un teatro, dove si esibivano artisti
nazionali e internazionali, una galleria d’arte, un ristorante, un bar, una
discoteca, una sala bigliardo e un ufficio postale.
Nel 1990,
dopo la riunificazione delle due Germanie, il Palazzo fu chiuso per essere
smantellato, lasciando solamente la struttura dello scheletro
in metallo e in cemento. Nel novembre 2003 il Parlamento Tedesco decide di
demolire completamente la struttura, in quanto rappresentava un simbolo di un
passato da non ricordare. Dal 1990 in poi il dibattito su cosa fare della
struttura è stato animato da diverse posizioni e nei primi anni del 2000 si è formato un gruppo a sostegno della
conservazione del palazzo (VOLKSPALAST, le Persone del Palazzo) composto da
artisti, pensatori, progettisti, architetti e attori che mirava al riutilizzo
della struttura per promuovere attività
artistiche e per offrire un centro culturale alla città di Berlino. Il
gruppo ha formulato una serie di proposte che tuttavia non sono mai state
accolte dalla pubblica amministrazione, che anzi ha provveduto a chiudere lo
spazio e a sorvegliarlo per evitare occupazioni di massa. Nella primavera del
2002, dopo un’intensa campagna di informazione e di azione da parte del
VOLKSPALAST, l’idea di usare gli spazi
del Palazzo in modo temporaneo ha riscontrato interesse in alcuni settori
politici e culturali di Berlino e su questo si è fondato l’accordo per
usare gli spazi del Palazzo in attesa di una sua futura demolizione. Il
progetto è stato attivo fino al 2005 e dal 6 febbraio 2006 sono iniziati i
lavori di demolizione della struttura.
Funzioni sociali e attività
Le città di alimentano di cose che non hanno un luogo specifico e usare alcuni
spazi in modo temporaneo rappresenta una risorsa enorme per la comunità; per
questo motivo il riutilizzo dell’ex Palazzo del Parlamento di Berlino risulta
un caso di notevole interesse nell’ambito del riuso sociale e creativo degli
spazi.
L’uso temporaneo del Palazzo ha attivato una serie di dispositivi che
hanno dato un nuovo significato agli
spazi identificati come espressione di potere e di un passato politicamente
difficile. Questo è stato possibile grazie alla sinergia di diversi attori e
soprattutto attraverso la realizzazione
di iniziative provvisorie e performative che hanno attratto pubblico e hanno
riempito la struttura di nuovi valori e contenuti.
Intorno al VOLKSPALAST si è strutturato un network di iniziative e di
operatori riferite a sei differenti aree
tematiche: concerti musicali; opera lirica; istallazioni di arte; esibizioni;
associazioni di vario tipo; cultura e sport per i giovani. Tra il 2002 e il
2005 più di 300,000 persone hanno visitato il Volkspalast e hanno usufruito di
un ampia offerta di programmi e di attività culturali come il World Break Dance
Championship, il concerto della leggendaria band di Berlino “Einstuerzende
Neubauten”, l’istallazione di una scultura alta 44 metri, performance di danza
e di teatro e altre attività culturali.
Contenuti creativi e forme organizzative
Il progetto del VOLKSPALAST è un esempio di riuso creativo e sociale
temporaneo. L’innovazione del progetto consiste
nella modalità di gestione
del processo, nelle strategie
attuate dai diversi attori e soprattutto
nella natura dell’accordo
per gli usi temporanei tra l’associazione VOLKSPALAST, la Pubblica
Amministrazione e alcuni Soggetti Privati che vede: l’associazione impegnata
nella promozione di un ampio programma di attività culturali che potesse donare
al Palazzo un nuovo volto, l’Amministrazione impegnata a svolgere un ruolo di
regia e coordinamento e a farsi carico delle spese per l’attivazione del
programma, gli sponsor privati a sostenere i lavori di sistemazione della
struttura per garantire l’accessibilità e la fruibilità.
All’interno dell’accordo per il riuso del Palazzo era previsto che gli Sponsor Privati (Sophiensäle, HAU)
finanziassero il recupero della struttura per un valore di 100,000 di euro;
la Pubblica Amministrazione promuovesse
l’attivazione delle attività culturali valutati 280,000 euro e che
l’associazione VOLKSPALAST si occupasse
della gestione del programma e dello spazio. Il progetto è iniziato nel
2002, i lavori nel 2004 e sono terminati nel 2005. Attualmente è in corso la
demolizione della struttura.
Fonti
www.volkspalast.com
www.urban.cccb.org
www.gat.st/pages/de/nachrichten/1517.html
www.kunsthalle-berlin.com