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Askatasuna

Il progetto

Descrizione sintetica

Centro sociale occupato e autogestito.

Contesto

Vanchiglia

Spazio

L'immobile occupato dal centro sociale Askatasuna fu costruito nella seconda metà dell'800 da una fondazione religiosa per ospitare attività educative e di beneficenza. Nel corso del secolo successivo lo stabile fu acquisito dal Comune e subì diverse trasformazioni nell'uso, fino a diventare un magazzino e a venire abbandonato.

La struttura, di tre piani fuori terra, dispone di un cortile in condivisione con un adiacente asilo nido. Al piano terreno sono concentrate quasi tutte le attività pubbliche, mentre i piani superiori sono adibiti in parte ad abitazione.

Contenuti sociali e creativi

Le attività organizzate all'interno dell'Askatasuna sono quelle tipiche dei centri sociali: concerti, dibattiti, cene sociali, seminari, eventi pubblici di vario genere, il tutto con una forte connotazione politica.

Due particolarità contraddistinguono l'azione dell'Askatasuna nel panorama dei centri sociali torinesi: in primo luogo la volontà più volte esplicitata di stabilire un forte contatto con il quartiere, anche se non sempre le iniziative in tal senso sono state coronate da successo; accanto a ciò la condivisione del cortile con un asilo nido ha comportato l'individuazione di criteri di gestione che permettano la promiscuità d'uso, garantendo ovviamente soprattutto i bambini. Sono state sviluppate a partire da questa occasione esperienze di lavoro con l'infanzia che risultano piuttosto inusuali in un luogo di questo genere, almeno a Torino.

Il processo

Attori

Gruppo politico auto-organizzato.

Sviluppo, gestione e sostenibilità economica

L'occupazione dell'Askatasuna, avvenuta nel 1995, è figlia di un altro dei centri sociali "storici" della città, il centro sociale Murazzi (dato in concessione dal Comune). I problemi di quella struttura, piuttosto piccola per organizzare un insieme articolato di attività e situata in un'area troppo caratterizzata dal punto di vista degli usi (i Murazzi sono uno dei fulcri della vita notturna della città, oltre a essere luogo di forti tensioni) spinsero alla ricerca di una sistemazione migliore.

All'occupazione non ha fatto seguito fino ad ora nessun tentativo di legalizzazione, né da parte del gruppo che gestisce le attività né da parte del Comune. La politica adottata (ufficiosamente) dall'amministrazione è stata di "contenimento" del fenomeno delle occupazioni, preferendo tollerare una certa dose di illegalità piuttosto che veder esplodere conflitti e tensioni come quelle che avevano caratterizzato la prima metà del decennio.

Gli occupanti hanno progressivamente ristrutturato l'immobile, che versava in uno stato di degrado piuttosto marcato; la gestione della struttura viene totalmente finanziata attraverso le attività organizzate al proprio interno.

Domande e criticità

Le vicende più che decennali del centro sociale Askatasuna fanno emergere alcune domande connesse alla dimensione di spazio pubblico che luoghi come questo hanno:

sul piano delle relazioni con il quartiere il tempo e diversi tentativi di aprirsi verso l'esterno da parte degli occupanti non sembrano aver scalfito un clima di generale diffidenza, se non proprio di ostilità. L'edificio viene percepito da una larga maggioranza dei vicini come uno spazio privato, ad uso di un gruppo ben definito di persone, e questo anche se teoricamente chiunque può entrarci (almeno in occasione di eventi pubblici);

sul piano del rapporto con le istituzioni la situazione sostanziale non comunicazione sembra essere perennemente in bilico fra conflitto e tolleranza, e ciò forse impedisce al progetto culturale e politico che anima le attività del centro di dispiegare tutte le proprie potenzialità sulla scena pubblica. Anche in periodi nei quali non vi sono particolari tensioni l'Askatasuna da di sé l'immagine di un luogo a rischio di assedio, e dunque per forza di cose chiuso.

Vi è probabilmente in ciò un'ambiguità di fondo: il fatto che l'Askatasuna si definisca centro sociale è un segno dell'ambizione a essere luogo pubblico, mentre la non ricerca di un rapporto con le istituzioni le rende nei fatti un luogo meno pubblico di quanto potrebbe essere.

Domande e criticità - temi chiave

forme dell'interazione nella sfera pubblica

relazione fra istituzioni e bisogni sociali

relazione con il quartiere

Links

Askatasuna