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EUT – ecomuseo urbano torino

Il progetto

Descrizione sintetica

Progetto sulla memoria urbana fondato su di una rete di edifici storici (detti Centri di Interpretazione) ristrutturati e adibiti a centri di informazione, di incontro, di esposizioni.

Contesto

Vari siti in tutta la città

Spazio

L'Ecomuseo Urbano Torino è in realtà una rete di luoghi sparsi per la città, i Centri di Interpretazione. Sono questi spazi fisici nei quali si concentrano funzioni varie, dalle mostre temporanee alle attività formative rivolte alle scuole, dagli incontri/seminari ai centri di documentazione. I Centri attivi sono:

Contenuti sociali e creativi

Il progetto dell'EUT ha come obiettivi la tutela del patrimonio culturale locale e la diffusione della conoscenza su di esso. Si tratta di un museo diffuso, che comprende una varietà di beni sparsi sul territorio di sette delle dieci circoscrizioni cittadine. I temi cui i vari nodi della rete dell'EUT dedicano la loro attenzione sono principalmente due:

la conservazione della memoria della storia recente della città, della Torino capitale dell'industria e del lavoro, dei quartieri operai e della vita nelle barriere, intraprendono azioni di tutela verso edifici simbolo, archivi scolastici e dell'associazionismo;

la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche dell'insediamento umano, in particolare le specificità naturalistiche dei luoghi, i fiumi e le bealere o il sistema delle cascine.

Il processo

Attori

Comune di Torino (Assessorato alla Cultura), Circoscrizioni, varie associazioni.

Sviluppo, gestione e sostenibilità economica

Il progetto dell'EUT nasce nel 2003, quando il Comune elabora le linee guida per la creazione di un progetto di ecomuseo sulla base di sollecitazioni e di iniziative sostenute da un ampio numero di soggetto locali che da tempo lavoravano alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico culturale cittadino.

La collaborazione fra il Comune e le Circoscrizioni si sostanzia l'anno successivo nella nascita vera e propria dell'EUT, avviato inizialmente come sperimentazione su tre territori.

L'adesione di soggetti locali alla rete dell'Ecomuseo, che attualmente vede coinvolte 7 Circoscrizioni, è subordinata alla presenza di alcuni requisiti:

  • un soggetto promotore;
  • un territorio riconosciuto sul piano sociale e culturale dalla comunità che vi risiede;
  • un progetto coerente di documentazione, di tutela, di valorizzazione del patrimonio storico locale;
  • un approccio metodologico di tipo partecipativo;
  • la disponibilità di uno spazio fisico che possa fungere da centro di interpretazione;
  • il supporto e la condivisione del progetto da parte di un soggetto pubblico che se ne faccia garante.

Il Comune dal canto suo mette a disposizione dei soggetti coinvolti risorse sia tecniche sia finanziarie, e si occupa del coordinamento delle varie iniziative locali.

Domande e criticità

Il progetto dell'Ecomuseo Urbano Torino affronta la questione del rapporto della città con la propria storia e con la memoria di chi la vive e la abita attraverso un approccio federativo e partecipativo, cercando cioè di mettere a sistema il lavoro e le attività di un ampio numero di soggetti locali.

Se dal punto di vista metodologico si tratta di un approccio interessante e capace di rendere più spessa la cultura dei luoghi, sul piano organizzativo e gestionale presenta alcuni limiti, almeno potenzialmente:

  • la frammentazione degli spazi e delle attività dell'EUT rende necessaria una regia forte, in grado di raccogliere gli spunti progettuali che vengono dal basso e di reindirizzarli verso obiettivi comuni. Il fatto che al momento tale compito sia affidato al Comune potrebbe rappresentare un problema, non per carenze sul piano delle competenze quanto perché si tratta di un soggetto che ha - costitutivamente - tempi e modi di azione tendenzialmente rigidi;
  • accanto al coordinamento delle iniziative l'EUT richiede l'organizzazione di una campagna comunicativa di grande forza di penetrazione e di lungo periodo. I singoli attori locali non possono avere la forza per fare ciò, e dunque sarebbe necessaria la presenza di un soggetto diverso cui affidare questo compito (di nuovo, difficilmente può essere il Comune);
  • la partecipazione è un processo che deve essere alimentato con costanza, attraverso un continuo coinvolgimento dei soggetti interessati, e ciò comporta un grande dispendio di risorse (in termini di tempo, di fatica, e anche finanziari). La crescita dell'EUT è dunque un processo che richiede da parte degli enti pubblici investimenti continui, e non sempre sembrano esserci le condizioni necessarie.

Domande e criticità - temi chiave

sostenibilità economica

modello gestionale

Links

Ecomuseo Urbano Torino