icona aggregazione e protagonismo giovanile icona uso e presidio di spazi pubblici aperti icona funzioni commerciali e loisir

Murazzi

Il progetto

Il progetto

Descrizione sintetica

Arcate lungo il Po date in concessione dal Comune a una serie di circoli privati e di locali notturni, uno dei luoghi di maggior concentrazione dei giovani della città (e luogo di notevoli tensioni).

Contesto

Centro
Il centro storico della città ha subito negli ultimi due decenni un rapido processo di riqualificazione/gentrification; in particolare l'area del quadrilatero romano è stata oggetto di numerosissimi interventi di valorizzazione immobiliare, di risanamento e ridisegno degli spazi pubblici, di inserimento di attività di pregio. Nel mezzo del tessuto storico esistono tuttora alcune enclaves in qualche misura problematiche rispetto al processo di gentrification, o per la composizione del tessuto sociale (edifici di edilizia pubblica, come quello in via San Massimo) o per gli usi degli spazi pubblici (l'area dei Murazzi).

Spazio

I Murazzi sono una serie di magazzini e di rimesse per barche ricavati a ridosso degli argini del fiume Po costruiti nel corso dell'800. L'uso originario delle arcate è stato progressivamente abbandonato a partire dal secondo dopoguerra, quando i livelli di inquinamento del fiume hanno reso impossibili le attività di pesca.

Attualmente gran parte delle arcate sono date in concessione a locali notturni.

Contenuti sociali e creativi

I Murazzi sono il principale polo della vita notturna torinese, grazie alla concentrazione di locali e alla posizione defilata rispetto alle residenze pur essendo nel cuore della città. centro cittadino.

L'argine del fiume svolge la funzione di una vera e propria piazza per i giovani torinesi (e non), luogo privilegiato per la socialità.

Il processo

Attori

Comune, soggetti economici privati.

Sviluppo, gestione e sostenibilità economica

A partire dalla fine degli anni '70 il Comune, proprietario delle strutture, ha iniziato a concedere licenze per l'apertura di locali all'interno delle arcate oramai in disuso dei Murazzi. Se nel corso degli anni '80 solo pochi soggetti avevano approfittato di questa opportunità, con il decennio successivo l'area conosce un vero e proprio boom di frequentazione, specialmente nei mesi estivi. Con l'apertura di nuovi locali e un afflusso crescente di pubblico giovanile crescono però anche le tensioni. La zona è infatti stata fin dagli anni '70 luogo di spaccio, ma questo fenomeno per lungo tempo tenuto sotto controllo dalle forze dell'ordine conosce nel giro di pochi anni un'espansione incontrollata. I Murazzi assumono così una doppia natura, anche nell'immaginario collettivo: luogo principe della socialità giovanile ma anche simbolo del degrado legato al consumo e alla vendita di droga.

Domande e criticità

Le politiche seguite dall'amministrazione comunale per affrontare i conflitti che rendono i Murazzi un luogo complesso seguono in un primo tempo due strade principali, attraverso un andamento non sempre lineare e coerente:

  • da una parte si cerca di reprimere i fenomeni illegali attraverso stretti controlli da parte di polizia e vigili urbani;
  • dall'altra viene concesso un numero maggiore di licenze per incrementare la frequentazione, ma in alcuni periodi ciò genera un effetto moltiplicatore delle tensioni.

Dopo una serie di gravi fatti di cronaca inizia ad essere affrontato il nodo centrale della questione, ovvero il fatto che i Murazzi erano diventati un luogo monofunzionale, e le tensioni erano per l'appunto connaturate a quella monofunzionalità (i frequentatori dei locali notturni erano anche coloro che alimentavano con la propria domanda il mercato della droga). Verso la fine del decennio l'approccio politico scelto dalla pubblica amministrazione e dagli esercenti si pone l'obiettivo di differenziare gli usi dell'area, sia dal punto di vista temporale (renderla attrattiva anche al di fuori delle ore notturne) sia da quello degli utilizzatori (attirare pubblici diversi, famiglie, persone adulte, etc.). I risultati di questi sforzi sono altalenanti, nel senso che periodicamente riemergono fenomeni di tensione, senza tuttavia raggiungere i picchi di conflittualità del decennio precedente.

La domanda fondamentale che emerge dal caso dei Murazzi è dunque connessa al modello gestionale, e agli strumenti che possono essere utilizzati per tenere in equilibrio i fattori di successo che fanno dell'area il principale polo di aggregazione giovanile all'aperto con gli effetti negativi che questa connotazione ha dal punto di vista della sicurezza.

Domande e criticità - temi chiave

modello gestionale

relazione con il quartiere