Descrizione sintetica
Sostituzione di un vecchio padiglione del mercato
dell'abbigliamento di Porta Palazzo, senza una destinazione definitiva.
Contesto
Porta Palazzo
Spazio
Il Palafuksas sorge nel mezzo di Piazza della Repubblica, ovvero
nel cuore del quartiere di Porta
Palazzo. Si tratta della demolizione e successiva ricostruzione di uno dei
quattro padiglioni del mercato coperto, quello dedicato all'abbigliamento.
L'edificio è così chiamato in quanto è stato progettato dall'architetto Massimiliano Fuksas.
Contenuti sociali e creativi
Il Palafuksas è al momento un'occasione potenziale: nel
cuore del quartiere "difficile" per antonomasia, in un luogo che
rappresenta anche dal punto di vista simbolico le tensioni legate
all'immigrazione, un edificio nuovo e sostanzialmente inutilizzato (a parte
qualche sporadica esposizione) può facilmente passare dall'essere simbolo del
mancato incontro fra progettualità pubbliche e domanda degli operatori
economici privati a divenire uno dei motori della riqualificazione del
quartiere.
Il processo
Attori
Comune di Torino (settore Commercio), associazione
commercianti locale.
Sviluppo, gestione e sostenibilità economica
La storia del Palafuksas può, al momento, essere divisa in
tre fasi:
- nella prima il Comune elabora un progetto di riqualificazione
complessiva dell'area mercatale (messa a norma, nuova pavimentazione, arredo
urbano), nell'ambito della quale è prevista la sostituzione della struttura
dedicata al commercio dell'abbigliamento. Viene avviato un tavolo di
discussione con l'associazione dei commercianti, allo scopo di individuare
un'area sulla quale insediare provvisoriamente le loro attività. La trattativa
attraversa fasi di dura contrapposizione, ma alla fine si perviene a un accordo
che prevede lo spostamento in un'area molto distante (all'imbocco
dell'autostrada A4, nei pressi del centro commerciale Auchan).
I commercianti accettano di malavoglia;
- la seconda fase è quella dei lavori di costruzione del nuovo
edificio, protrattisi per circa tre anni, durante i quali da un lato sono
venuti alla luce conflitti fra progettisti, impresa costruttrice e committenti
(tanto che alla fine Fuksas ha "disconosciuto" la propria opera), e
dall'altro i commercianti sono radicati nel nuovo contesto, fino a decidere di
rimanere lì;
- la terza fase è quella iniziata a partire dal completamento
dell'opera. Il Comune si è trovato a muoversi su due binari paralleli: da un
lato ha continuato a dialogare con i commercianti per convincerli a ritornare a
Porta Palazzo, dall'altro ha immaginato usi alternativi della struttura, dal
museo dell'acqua a quello del cioccolato, fino a farne sede di mostre
temporanee.
Domande e criticità
Uno degli aspetti che sembrano aver portato a questa
situazione di impasse è la mancata coincidenza dei tempi dei due principali
attori: il fatto che i tempi di costruzione del nuovo edificio si siano
prolungati oltre il previsto ha spinto i commercianti nella condizione di dover
"mettere radici" nel nuovo contesto, di pensarlo via via di più come
una sistemazione definitiva piuttosto che come provvisoria.
D'altro canto questa mancata sincronia è ciò che apre il
processo a potenziali usi differenti, vale a dire che crea uno spazio di
possibile incontro fra una politica top-down
e bisogni/pratiche dal basso.
C'è una questione che non sembra essere stata affrontata
adeguatamente dai soggetti in gioco, e che potrebbe del resto risultare
decisiva per uscire dall'impasse attuale: quale rapporto si può stabilire fra
il Palafuksas e il quartiere? In altri termini, esiste la possibilità di
immaginare usi della struttura che incrocino domande degli attori locali? E
ancora: viste le criticità che caratterizzano Porta Palazzo (percezione di
insicurezza, diffusa marginalità sociale, etc.) quale equilibrio si dovrebbe
trovare fra due poli apparentemente opposti quali la creazione di un polo di
attrazione di scala urbana (nell'ipotesi di fare in maniera permanente del
Palafuksas una sede espositiva) e la risposta a domande di spazi sociali
proveniente dal basso/dal quartiere?
Domande e criticità - temi chiave
condizioni per lo start up
tempi del processo
relazione con il quartiere